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24 CFU per l’insegnamento: cosa è cambiato con la Riforma Bianchi?

Essere un docente è molto di più di una semplice professione, per molti rappresenta un vero e proprio sogno nel cassetto. Spesso, però, il percorso per diventare docente, che già di suo prevede una lunga serie di esami, presenta ostacoli burocratici difficili da decifrare e risolvere. Da sempre, i cosiddetti 24 Crediti Formativi Universitari (CFU) hanno rappresentato una tappa obbligatoria per chi aspira a diventare docente. I 24 CFU, introdotti dal “Decreto 24 CFU” nel 2017, erano infatti indispensabili per accedere alle graduatorie e partecipare ai concorsi per docenti. Tuttavia, con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 36/2022, poi convertito in legge n. 79/2022, il sistema di acquisizione dei CFU ha subito un profondo cambiamento.

 

Requisiti ed esoneri dal conseguimento dei 24 CFU

I 24 CFU sono stati un requisito imprescindibile per tutti gli aspiranti insegnanti. In particolare, erano necessari per partecipare ai concorsi ordinari per docenti, ai concorsi straordinari per la scuola secondaria e per iscriversi alle graduatorie d’Istituto di III fascia. I crediti formativi dovevano essere acquisiti in settori scientifico-disciplinari specifici: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione, psicologia, antropologia, metodologie e tecnologie didattiche generali. Era necessario ottenere almeno 6 crediti in almeno tre dei quattro ambiti elencati, garantendo così una preparazione multidisciplinare.

Tuttavia, alcune categorie di aspiranti insegnanti erano esonerate dall’obbligo di acquisire i 24 CFU: gli insegnanti già abilitati, coloro che avevano completato tre anni di servizio, anche non continuativi, e gli insegnanti tecnico-pratici (ITP), con l’eccezione di quelli che si iscrivevano per la prima volta alla graduatoria di III fascia fino al 2024.

 

Modalità di acquisizione dei 24 CFU

I crediti formativi potevano essere acquisiti presso varie istituzioni riconosciute dal Miur, comprese le università statali e non statali, le università telematiche, gli istituti di alta formazione artistica e musicale, e le accademie di belle arti. Gli studenti avevano inoltre la possibilità di integrare i 24 CFU durante il loro percorso universitario o dopo aver conseguito la laurea, iscrivendosi a corsi specifici nei settori disciplinari richiesti e sostenendo dunque i relativi esami.

 

Cosa cambia con la Riforma Bianchi?

La riforma introdotta dal ministro Patrizio Bianchi ha portato cambiamenti significativi nel sistema di reclutamento degli insegnanti. Una delle principali novità è stata la sostituzione dei 24 CFU con un nuovo percorso abilitante di 60 CFU. Questo nuovo sistema rappresenta un cambiamento radicale nelle modalità di accesso ai concorsi per l’insegnamento nella scuola secondaria.

Durante il periodo di transizione, fino al 31 dicembre 2024, i candidati che avevano conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 possono ancora utilizzarli come requisito d’accesso. Tuttavia, una volta concluso questo periodo, i 24 CFU non saranno più validi come titolo di accesso per i concorsi nella scuola secondaria. Tuttavia, i crediti acquisiti non andranno persi, poiché potranno essere riconosciuti nei nuovi percorsi universitari abilitanti.

 

Periodo di transizione e validità dei 24 CFU

Durante il periodo transitorio fino al 31 dicembre 2024, i 24 CFU rimarranno quindi validi per l’accesso ai concorsi. I candidati che hanno acquisito i crediti entro il 31 ottobre 2022 possono così partecipare ai concorsi con questi requisiti, con la possibilità di colmare eventuali crediti mancanti dopo il superamento del concorso. Alla fine del periodo transitorio, i nuovi requisiti di accesso entreranno pienamente in vigore, segnando la completa attuazione della riforma Bianchi.

Il percorso per diventare insegnante nelle scuole secondarie ha subito trasformazioni radicali con l’introduzione della riforma Bianchi. I 24 CFU, un tempo fondamentali, stanno lasciando il posto a un nuovo sistema di formazione più articolato e integrato. Questa evoluzione ambisce a migliorare la preparazione dei futuri docenti, garantendo loro competenze più approfondite e diversificate per affrontare le sfide dell’educazione moderna. Gli aspiranti insegnanti devono rimanere aggiornati sulle normative vigenti per poter adeguare il loro percorso formativo alle nuove disposizioni e continuare a costruire una carriera di successo nel mondo della scuola.

Se vuoi diventare un insegnante e hai bisogno di supporto nel tuo percorso, non esitare a contattarci telefonicamente al numero 0828.369026 o a scriverci all’indirizzo mail info@europelife.it.

 

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