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SICUREZZA SUL LAVORO, PERCHÈ È FONDAMENTALE 

La sicurezza sul lavoro è un aspetto imprescindibile per tutte le aziende, con l’obiettivo primario di prevenire incidenti e infortuni tra i dipendenti. La disciplina prevede una serie di misure, provvedimenti e soluzioni finalizzate a garantire la protezione della salute dei lavoratori nei loro ambienti di lavoro.

Nel contesto italiano, i dati del 2022 mostrano un quadro preoccupante con oltre 697.000 infortuni sul lavoro registrati, di cui 1.090 con esito mortale. Questi numeri sono da considerarsi un campanello d’allarme, enfatizzando la necessità di una maggiore attenzione alla cultura della sicurezza e alla gestione dei rischi nei luoghi di lavoro. A tal proposito, il Decreto Legislativo 81/08, noto anche come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, rappresenta la normativa di riferimento. Si tratta di 306 articoli e oltre 50 allegati, il decreto stabilisce le linee guida per la valutazione e la gestione dei rischi, sebbene non sia l’unico testo legislativo in materia.

Il D. Lgs. 81/08 impone obblighi a tutti i lavoratori, inclusi soci di cooperative, associati in partecipazione e studenti in laboratori scolastici e universitari. La normativa richiede che ogni lavoratore, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, sia tutelato nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato.

La responsabilità principale per la sicurezza sul lavoro ricade sul datore di lavoro, che deve valutare i rischi, redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e adottare misure preventive e protettive adeguate, come i dispositivi di protezione individuale. Il datore di lavoro è anche tenuto a garantire un ambiente lavorativo sicuro, informare e formare i lavoratori sui rischi presenti e vigilare sul rispetto delle norme antinfortunistiche.

Accanto al datore di lavoro, ci sono anche altre figure chiave nella gestione della sicurezza tra cui il dirigente per la sicurezza, il preposto, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP), il medico competente e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). I lavoratori, oltre a essere destinatari delle misure di tutela, devono essere consapevoli delle condizioni del proprio ambiente di lavoro e partecipare attivamente alla valutazione dei rischi.

Il controllo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro viene effettuato da vari enti e figure professionali. Gli ispettorati del lavoro (INL) e le Aziende Sanitarie Locali sono incaricati di monitorare il rispetto delle normative, mentre il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si occupa delle verifiche antincendio. Inoltre, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) partecipano alle questioni di sicurezza, pur non avendo una responsabilità diretta sulla scelta delle misure di sicurezza.

Le aziende possono anche avvalersi di consulenti esterni per valutare i rischi specifici e migliorare le pratiche di sicurezza. I consulenti devono operare con la massima diligenza, segnalando eventuali rischi non adeguatamente gestiti.

L’obiettivo complessivo della sicurezza sul lavoro è creare ambienti sicuri e salubri, riducendo al minimo il rischio di incidenti e infortuni. Si tratta di un vero e proprio dovere morale che ogni azienda deve perseguire per garantire il benessere dei propri dipendenti.

 

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